Commento di Flavio Lotti, Coordinatore nazionale della Tavola della pace sulle decisioni assunte oggi dal Consiglio dei Ministri in merito alla riforma della Difesa
Finalmente!
Finalmente le spese militari arrivano sul tavolo del governo e del Parlamento. Per anni abbiamo chiesto che le spese militari fossero trattate alla pari di tutte le altre spese dello stato senza che nessuno ci desse ascolto. E oggi finalmente è accaduto. Come del resto accade in tutti gli altri paesi democratici. Da noi è un evento!
Tagliare si può! Dunque, tagliare si può! Le spese militari non sono intoccabili. Si possono tagliare senza compromettere la sicurezza del nostro paese. Per anni ci hanno detto il contrario accusandoci di essere degli irresponsabili, degli incoscienti, dei sognatori. E così hanno sprecato una montagna di soldi. Qualcuno, un giorno, gli dovrà presentare il conto.
Irresponsabile!
Irresponsabile è la decisione di riconfermare i piani d'acquisto (seppur rivisti) dei cacciabombardieri F35: una delle più micidiali armi da guerra mai costruite, che costa circa 115 milioni di euro al pezzo. Irresponsabile è farlo mentre si costringono milioni di italiani a fare enormi sacrifici e mancano i soldi per la polizia, la giustizia, la protezione civile, la scuola, la lotta alla povertà e per gli enti locali. Come mai non ci sono i soldi per mandare i soldati a spalare la neve mentre si trovano per comprare questi bombardieri?
Ora tocca al Parlamento.
Domani l'ammiraglioministrotecnico Di Paola presenterà i numeri. Da domani la parola passa ai parlamentari e alle forze politiche che hanno innanzitutto la responsabilità di trovare le risposte a queste domande: a che ci serve comperare queste spaventose macchine da guerra? Dove e quando pensiamo di impiegarle? Quanto ci costa comprarle? Quanto ci costa mantenerle? Cosa potremmo fare con gli stessi soldi?
Ma non ci sono solo gli F35. Da domani il Parlamento deve ripensare l'intera spesa militare italiana, le Forze armate, gli obiettivi, la struttura, i mezzi. Facciamo appello al Parlamento, alla Rai e a tutto il mondo dell'informazione perché sia una discussione aperta e trasparente. Noi non mancheremo di portare le nostre valutazioni e proposte.
Flavio Lotti
Coordinatore Nazionale della Tavola della pace
Perugia, 14 febbraio 2012
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