I consigli del libraio

Pace e disarmo culturale

di Raimon Panikkar



Il filosofo e teologo Raimon Panikkar ridefinisce qui il vero significato della pace e mostra quale via percorrere per ottenerla. La pace, sostiene l'autore, non richiede solo il disarmo nucleare, militare, economico. La pace può essere raggiunta solo attraverso il 'disarmo culturale', che impone l'abbandono di ogni assolutismo a vantaggio di una vera riconciliazione per mezzo del dialogo interculturale.





Esigete! Un disarmo nucleare totale

di Jacquard AlbertStephane Hessel




La questione della cancellazione del nucleare civile è stata oggetto di un vittorioso referendum in Italia. Ma l’argomento non è definitivamente chiuso per due sostanziali ragioni: il contesto europeo, ancora favorevole ai reattori a fissione, e la connessione tra civile e militare in un mondo in incessante riarmo. Proprio le armi nucleari, lungi dall’essere materia di riflessione riservata agli strateghi, riguardano tutti. Stéphane Hessel, il partigiano francese autore di Indignatevi!, e Albert Jacquard uniscono le loro voci per fare appello al disarmo nucleare totale e redigono, per essere ancor più convincenti, un inventario che rielabora e aggiorna i dati dell’Osservatorio Internazionale. Perché l’esistenza di queste armi minaccia il destino dell’umanità. Perché arsenali di tutto il mondo contengono l’equivalente di 60.000 bombe della potenza di Hiroshima. Perché Iran, Pakistan, Israele e Corea del Nord detengono queste armi in un contesto geopolitico di estrema fragilità. Perché con l’avvento dell’era nucleare qualsiasi deterrente si tramuta in equilibrio del terrore. Perché non è troppo tardi e sono necessarie la consapevolezza e la sensibilizzazione del pubblico. L’edizione italiana dell’opera contiene uno specifico rilievo sulle dotazioni nucleari presenti nel nostro Paese e un aggiornamento sulle prospettive di pace che vengono delineate da un’azione dal basso.



Maschere per un massacro. Quello che non abbiamo voluto sapere della guerra in Jugoslavia



di Paolo Rumiz




Un reportage esemplare capace di svelare i veri meccanismi della guerra balcanica dietro i fraintendimenti e le mistificazioni. "La guerra mette a nudo la verità degli uomini e insieme la deforma. Ci sono tanti aspetti di questa verità; uno di essi è la cecità generale - cecità delle vittime, degli spettatori (i servizi d'informazione occidentale, oscillanti tra esasperazione, ignoranza o rimozione dell'orrore e fra cinismo e sentimentalismo) e della "grande politica", che nel libro di Rumiz fa una figura grottesca." (Claudio Magris)





Teoria e pratica della non violenza

di Mohandas K. Gandhi


Uscita in prima edizione da Einaudi nel 1973, questa antologia vuole offrire al lettore i materiali per conoscere e approfondire criticamente le concezioni etico-politiche di Gandhi, intese come unità di pensiero e di azione. Nella prima parte del volume, il curatore ha ordinato una serie di scritti concernenti i principi fondamentali della non violenza: la distinzione tra la non violenza del forte e la non violenza del debole, il rapporto tra il fine e i mezzi, l'atteggiamento nei confronti della violenza e della guerra, le idee sociali e politiche. Nella seconda parte si discutono le questioni pratiche: la preparazione dei non violenti e i requisiti che devono avere, la natura delle varie tecniche di lotta non violenta.





Fare pace. Jugoslavia, Iraq, Medio Oriente: culture politiche e pratiche del pacifismo italiano dopo il 1989

di Giulio Marcon


Aperto da un saggio sulla storia del pacifismo italiano dal 1945 ad oggi, il quaderno contiene una serie di reportage, interventi e racconti delle esperienze del movimento pacifista italiano ed europeo dai principali luoghi dei conflitti del dopo 1989: le guerre in Jugoslavia, i conflitti in Palestina e in Medio Oriente, la guerra in Iraq, l’Afghanistan, i conflitti nella ex Unione Sovietica. Un viaggio “dal di dentro” nella cultura e nelle pratiche del pacifismo italiano tra interventi di solidarietà, aiuto umanitario, nonviolenza e disobbedienza civile nei maggiori conflitti degli ultimi venti anni.





Lettere contro la guerra

di Tiziano Terzani


Il volume raccoglie una serie di lettere inedite e alcune comparse sul "Corriere della Sera". Con queste corrispondenze - da Kabul, Peshawar, Quetta, ma anche da Orsigna, Firenze, Delhi e dal suo rifugio sull'Himalaya - Tiziano Terzani comincia un pellegrinaggio di pace tra Oriente e Occidente. Secondo l'autore infatti "non basta comprendere il dramma del mondo musulmano nel suo confronto con la modernità, il ruolo dell'Islam come ideologia antiglobalizzazione, la necessità da parte dell'Occidente di evitare una guerra di religione", bisogna soprattutto capire, convincersi, credere che l'unica via d'uscita possibile dall'odio, dalla discriminazione, dal dolore è la non-violenza.




Non per il potere

di Langer Alexander


Questo libro seleziona i testi che Langer ci ha lasciato e che rendono conto della sua vita breve e del suo impegno intenso. La guerra in Bosnia e in Kosovo, l'Europa divisa, uno sviluppo incurante degli equilibri ambientali, la follia dell'inquinamento e la sistematica distruzione del territorio, la vita quotidiana come scelta e non come imposizione o abitudine. Cattolico alla ricerca costante di un dialogo con le culture di sinistra e con l'area radicale, instancabile creatore di "ponti" tra associazioni civiche transnazionali e animatore di movimenti per la "conversione ecologica" della società e dell'economia, Langer ha sempre evitato le "parate" e la spettacolarizzazione del suo ruolo istituzionale, privilegiando la concretezza quotidiana dell'agire politico "dal basso" e un forte impegno etico-sociale fuori dagli schemi.


Pacifismo concreto

di Langer Alexander


Una serie di interventi in gran parte inediti - articoli, discorsi pubblici, relazioni, interviste, diari di viaggio - di Alex Langer comparsi tra il 1989 e il 1994 e che si occupano della guerra in ex Jugoslavia, dell'emergere del tema delle minoranze etniche dopo la caduta del muro di Berlino, dello scoppio dei conflitti etnici, del ruolo dell'Europa. Uno sguardo dall'interno sulla trasformazione del pacifismo e dell'evoluzione delle idee e delle pratiche del movimento per la pace di fronte all'Europa del dopo '89.







Erano solo ragazzi in cammino

di Dave Eggers



In questo sconvolgente romanzo, Eggers racconta la storia della guerra civile in Sudan attraverso gli occhi di Valentino Achak Deng, un giovanissimo profugo che ora vive negli Stati Uniti. Seguiamo così la sua storia mentre, ancora bambino, si trova costretto a fuggire dal suo villaggio, dopo l'ennesima strage, e si incammina insieme a migliaia di altri orfani alla volta dell'Etiopia, dove per un po' sarà al sicuro. Le traversie di Valentino, che sono davvero di sapore biblico, lo portano in contatto con soldati governativi, miliziani allo stato brado, ribelli, mine antiuomo, iene, leoni, malattie, fame, sete e privazioni di ogni sorta - ma anche con una serie di storie tanto struggenti quanto inattese. Alla fine Valentino arriverà in salvo in Kenia e da lì giungerà negli Usa, luogo da cui racconta la sua vicenda. In queste pagine scritte con grandissima partecipazione umana e con sorprendente humour, vengono messi in luce la natura atrocemente stupida e genocida dei conflitti in Sudan, l'esperienza sofferta e precaria dei profughi, i sogni infranti del popolo Dinka e la terribile sfida che una persona deve affrontare quando tutto il mondo intorno a lui va letteralmente in pezzi. La limpida prosa di Eggers da a Valentino una voce unica, affascinante e sobria capace di rendere il suo racconto ora straziante, ora divertente, ora inquietante, ora poetico. Il risultato è una narrazione terribile della tragedia sudanese, ma anche un'emblematica saga della modernità.


Sozaboy

di Ken Saro-Wiwa


Anni Sessanta. La Nigeria orientale tenta la secessione dalla Federazione, combattendo quella che venne chiamata Guerra del Biafra. Il giovane Mene, la voce narrante, proviene dal villaggio di Dukana, nel delta del fiume Niger, dove vive con la madre e dove ha un lavoro come aiutante autista di autobus e una graziosa fidanzata. Quando dai disordini si passa alla guerra vera e propria, Mene si fa ingenuamente assoldare nelle file di un esercito. Diventerà Sozaboy, ritrovandosi a far parte di un gioco più grande di lui, di cui gli sfuggirà completamente il senso.




Vagabondi notturni 


di Wojciech Jagielski


Ogni sera, al crepuscolo, una marea di bambini provenienti dalle campagne invade le strade di Gulu, in Uganda, nel territorio insanguinato degli Acholi. I “viaggiatori notturni” sono stormi di piccoli in cerca di un rifugio sicuro per la notte, mandati dai genitori nella città presidiata dall’esercito governativo per sottrarli alle scorribande di altri piccoli disperati: i bambini guerriglieri dell’Esercito del Signore, che attaccano i villaggi devastandoli e rapendo i loro coetanei per arruolarli a forza nelle file dei ribelli. Sono storie di violenze atroci e impensabili, a partire dalle quali Jagielski ricostruisce le vicende di un paese lacerato dalle ferite coloniali e postcoloniali, dalle faide etniche, da un’identità nazionale ancora tutta da costruire, da guerriglieri-profeti paranoici e dittatori ammalati di mania di grandezza, tra colpi di stato, vendette incrociate, lotte civili cruente. Un racconto che è un lancinante Cuore di tenebra di un grande reporter, e che non può non ricordarci le cronache limpide e crudeli di Ebano di Kapuscinski.



Il comandante del fiume

di Cristina Ali Farah


2005, Roma, lungotevere. Il diciottenne Yabar si trascina verso l’ospedale Fatebenefratelli con un occhio sanguinante. Yabar è appena stato bocciato e ha litigato con Sissi, la sua migliore amica. Chiuso in sé stesso, solo grazie alla pazienza di zia Rosa, comincia un lungo racconto fatto di sfoghi e domande, in cui ripercorre tutta la sua vita: la fuga dalla Somalia prima della guerra civile, il collegio, il suo essere nero, i problemi con la madre che lo vuole mandare a Londra dalla zia e che lo ha tenuto lontano dal padre, accusato di omicidio e scomparso nel 1992. C’è un tempo per conoscere certe verità, c’è una Somalia dell’anima, e non importa se suo padre è o meno un eroe perché Yabar imparerà da solo a distinguere il bene dal male, come il comandante del fiume che, su mandato dei saggi del villaggio, ci protegge dai coccodrilli.




Lungo cammino verso la libertà

di Nelson Mandela


Dall'infanzia nelle campagne del Transkei alle township di Johannesburg, dalla prima militanza nell'Anc, attraverso 27 anni di carcere, al Premio Nobel per la pace e alla presidenza del suo paese. Il lungo cammino di Nelson Mandela e del popolo nero verso la libertà politica e la conquista della dignità di essere umano.









Srebrenica. I giorni della vergogna

di Luca Leone



Luglio 1995: a ridosso della fine della guerra di Bosnia (1992-1995) cadde Srebrenica, enclave musulmana protetta dai caschi blu dell'Onu. Una tragedia, che il Tribunale internazionale dell'Aja per l'ex Jugoslavia ha definito genocidio, costruita a tavolino non solo con l'obiettivo di conquistare la città o di procedere alla strage degli appartenenti a una nazionalità. Obiettivo principale era minare la continuità della storia di convivenza pacifica e secolare tra popoli in Bosnia all'interno di una cultura cosmopolita. Il libro è un viaggio nel genocidio a dieci anni dalla tragedia di Srebrenica.




Danilo Dolci: una rivoluzione non violenta

Vita e testimonianza di un uomo di pace



Danilo Dolci, triestino di nascita, negli anni 50 scelse la Sicilia per la sua lotta nonviolenta per il pane, il lavoro, la democrazia e contro ogni mafia. Le sue idee, ancora oggi, sono un punto di riferimento per molti: la distinzione fra "trasmissione" e "comunicazione", la ricerca di modelli organizzativi partecipativi, la proposta di un nuovo modo di educare basato sulla valorizzazione della creatività individuale e di gruppo.







Dossier Aldo Capitini. Sorvegliato speciale dalla polizia


Aldo Capitini visto attraverso l’occhio fin troppo vigile di operatori e collaboratori di polizia. Ma non solo Capitini: anche numerose personalità del mondo della cultura e della politica dal 1933 al ‘68 (anno della morte di Capitini) passate al vaglio dei resoconti stilati da prefetti e questori delle città interessate dal raggio d’azione del filosofo perugino. Il libro risponde a una duplice esigenza: 1) far emergere la rilevanza della fitta rete di rapporti politico-culturali intessuta da Capitini (si pensi a Benedetto Croce, a Guido Calogero, a Tommaso Fiore, Walter Binni, Tristano Codignola, Enzo Enriques Agnoletti, Danilo Dolci, solo per citarne alcuni) nel corso delle sue battaglie per la nonviolenza, per la scuola pubblica, per il dialogo interreligioso e in generale per la promozione di una cultura democratica e aperta; 2) porre l’accento sulla pervasività di quella “cultura del sospetto” montata attorno a un personaggio così scomodo e ancora viva anche in epoca repubblicana.


Scene da una battaglia sotterranea

di Fogwill Rodolfo



Scritto in soli tre giorni durante la guerra delle Malvine, "Scene da una battaglia sotterranea" (1983) ci mostra lo scenario della guerra da una prospettiva insolita e totalmente nuova. In un linguaggio colloquiale, tinto di un'amara ironia, Fogwill ci narra la vicenda della guerra dal punto di vista di chi, privo di ogni speranza, decide di non combattere per l'esercito nazionale ma di portare avanti la propria personale battaglia per la sopravvivenza. Si tratta degli «armadilli»: una colonia di rifugiati che vive sottoterra, in condotti scavati tra fango e pietre; soldati disillusi che sopravvivono barattando con il nemico generi di prima necessità: zucchero, cherosene, pile, razioni, sigarette. Una sorta di tribù, il cui legame fondante è però la mera necessità, una materialità nuova, estrema. È un doppio dramma, dunque, quello narrato da Fogwill: la guerra delle Falkland diventa il pretesto per mostrare il crudele paradosso che sottende ogni conflitto, ogni battaglia.



Mattatoio n. 5

di Kurt Vonnegut


Verso la fine della seconda guerra mondiale Vonnegut, americano di origine tedesca, accorse con tanti altri emigranti in Europa per liberarla dal flagello del nazismo. Fatto prigioniero durante la battaglia delle Ardenne, ebbe la ventura di assistere al bombardamento di Dresda dall'interno di una grotta scavata nella roccia sotto un mattatoio, adibita e deposito di carni. Da questa dura e incancellabile esperienza nacque "Mattatoio n. 5 o La crociata dei bambini", storia semiseria di Billy Pilgrim, americano medio affetto da un disturbo singolare ("ogni tanto, senza alcuna ragione apparente, si metteva a piangere") e in possesso di un segreto inconfessabile: la conoscenza della vera natura del tempo.





Guerra alle donne

di Ponzani Michela


Nella guerra al nazismo e al fascismo di Salò si nasconde una "guerra privata" per l'emancipazione femminile, combattuta anzitutto contro il tradizionale ruolo di subalternità imposto alle donne dalla cultura e dalla società, non solo quella fascista. Per questa loro battaglia arriveranno a scontrarsi col pregiudizio morale di quei compagni di banda che mal sopportano la presenza femminile nelle formazioni partigiane. La loro guerra continuerà dopo la liberazione: molte rinunceranno per sempre all'esperienza del matrimonio o della maternità per dedicarsi alla militanza politica, o a causa delle torture subite nelle carceri fasciste durante la resistenza. A fronte di un piccolo ed elitario esercito di partigiane che sceglie consapevolmente la lotta antifascista e la resistenza armata, Ponzani riporta alla luce anche l'esperienza di quelle donne anonime, non colte, lontane dalla militanza politica: è la voce delle vittime della fame, dei bombardamenti e dei rastrellamenti.


Il dilemma della pace. Femministe e pacifiste sulla scena internazionale, 1914-1939

di Elda Guerra




Quali dilemmi dovettero affrontare le protagoniste del movimento politico delle donne nei nuovi drammatici contesti novecenteschi? Esito di un’ampia ricerca, il volume affronta le vicende dell’associazionismo internazionale femminile nel periodo compreso tra le due guerre mondiali, dagli schieramenti di fronte alla Grande guerra, alla ricerca di politiche innovative negli anni Venti e Trenta nel dialogo con la Società delle Nazioni, al giudizio su fascismi e totalitarismi, fino alla scelta tra pacifismo e difesa della democrazia nel precipitare degli eventi nella Seconda guerra mondiale. Viene così introdotto, sulla base di una rigorosa analisi delle fonti, uno sguardo innovativo sulla storia del secolo appena concluso grazie alla ricostruzione delle grandi questioni della cultura politica delle donne nelle sue tensioni tra affermazione della giustizia per entrambi i sessi, ricerca di politiche di pace e crescita dei diritti e delle libertà delle donne e di tutti gli esseri umani.




F-35. L'aereo più pazzo del mondo



di Francesco Vignarca


Gli F-35 sono diventati il simbolo delle spese militari folli del nostro Paese. 14 miliardi di euro per comprare novanta cacciabombardieri d’attacco. Partendo dalla fabbrica di Cameri, in provincia di Novara, il libro smaschera tutte le bugie sfoderate finora. Si È detto che non È possibile uscire dal programma a causa delle penali. Falso: non dobbiamo pagare nessuna penale. Si È detto che i caccia avranno un ritorno economico superiore all’investimento. Falso: il ritorno economico non supererÀ il 20%. Si È detto che potrebbero creare piÙ di 10 mila posti di lavoro. Falso: ne nasceranno al massimo 600. Si È detto che nessun Paese È uscito dal programma. Falso anche questo: Canada, Olanda e Australia hanno rinviato, sospeso o posto dure condizioni al programma. Serve altro?




Manuale pratico della nonviolenza. Una guida all'azione concreta

di Michael N. Nagler


A dieci anni dall’uscita in Italia di Per un futuro nonviolento, viene tradotto The Nonviolence Handbook, A Guide for practical Action, l’ultimo volume di Michael N. Nagler. L’autore è tra i maggiori studiosi del movimento nonviolento. Qui egli affronta, in un testo agile e divulgativo, i princìpi alla base della pratica nonviolenta, dalle origini del pensiero di Gandhi, passando per figure che hanno fatto la storia della nonviolenza – come, nel nostro Paese, Danilo Dolci – sino alle rivoluzioni civili degli ultimi anni. Un manuale per attivisti e non solo, che raccoglie esperienze e indicazioni su come gestire i confitti tanto nelle relazioni interpersonali, quanto nelle contestazioni collettive. L’edizione italiana è arricchita dall’ampio saggio introduttivo di Nanni Salio, storico esponente nonviolento e animatore del Centro Studi Sereno Regis di Torino.


Fulmine, un cane coraggioso

di Anna SarfattiMichele Sarfatti


Un modo originale per raccontare la Resistenza. In un testo in rima, il cane Fulmine è alla ricerca del suo padroncino tra i partigiani: assisterà a scene emblematiche della vita in montagna, vivrà l'attesa dei messaggi di Radio Londra, vedrà le staffette, gli agguati, le spie e i rastrellamenti. E il giorno della liberazione ritroverà il suo Nico. In ogni pagina ci sono dei documenti originali (canti, lettere, foto...) di donne, ragazzi, stranieri e personalità della letteratura, tutti testimoni diretti della lotta per la liberazione. Età di lettura: da 7 anni.


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