Il programma di acquisto degli F35 ha molteplici risvolti, non è “solo” una questione che riguarda i pacifisti. Sono in gioco il modello di difesa del nostro paese e le sue politiche di spesa militare, l’impostazione strategica che guida le scelte economico-finanziarie del governo e l’impiego delle risorse pubbliche in una fase di crisi che sta colpendo gran parte dei cittadini italiani.
Governare significa scegliere. Anche e soprattutto in tempi di forte crisi come questi. Gli oltre 14 miliardi per l’acquisto e lo sviluppo dei cacciabombardieri (e più di 52 per l’intera gestione del programma) potrebbero essere spesi molto meglio.
Di seguito i principali elementi messi in luce nel Rapporto di Sbilanciamoci“Caccia F-35 la verità oltre l’opacità”(http://www.sbilanciamoci.org/2014/02/dossier-caccia-f-35-la-verita-oltre-lopacita/ :
· Il costo complessivo del programma per l’Italia (se confermati 90 caccia) raggiungerà gli oltre 14 miliardi di euro. Ciò dipende dalla crescita dei costi unitari (e aumenterà ancora soprattutto considerando che gli USA stanno pensando ad un taglio nelle acquisizioni); si vocifera di riduzioni nell’acquisto anche nel nostro Paese e ciò comporterà rialzi sui costi unitari.
· La proiezione di costo totale “a piena vita” del progetto rimane su una stima di oltre 52 miliardi di euro
· Per la prima volta vengono elencati in dettaglio tutti i contratti sottoscritti dall’Italia con gli Stati Uniti, e si dimostra come siano già stati spesi 721 milioni di euro nelle fasi di acquisto (oltre ai 2,7 miliardi per sviluppo e FACO)
· Sono 126 i milioni di euro già spesi per i primi tre caccia
· Nel corso del 2013 il governo italiano ha proseguito l’acquisto non attenendosi alle indicazioni delle mozioni di metà anno votate alla Camera e al Senato.
· I dati relativi al ritorno industriale, estrapolati da diverse fonti e confermati anche da Lockheed Martin, confermano ad oggi un rientro per le aziende del nostro paese di circa il 19% in confronto all’investimento pubblico (meno di 700 milioni di euro sui 3,4 miliardi già spesi dal Governo italiano)
· Le aggiornate stime di costo permettono di continuare il confronto tra la spesa per i caccia ed altri utilizzi, più sensati, dei fondi pubblici.
Un F35A (il cui costo complessivo è attualmente stimabile in 135 milioni di euro) è pari alla spesa necessaria per:
· la retribuzione di 5400 ricercatori per un anno;
· la messa in sicurezza di 135 scuole (rispetto norme antincendio, antisismiche, idoneità statica);
· l’acquisto di 21 treni per pendolari con 12.600 posti a sedere;
· la garanzia di 33.750 borse di studio di 4000 euro per gli studenti universitari;
· la partecipazione di 20.500 ragazzi al Servizio Civile Nazionale;
· la costruzione di 405 nuovi asili capaci di accogliere 12,150 bambini e creare 3645 nuovi posti di lavoro;
· l’accoglienza dignitosa di 10.567 richiedenti asilo per un anno.
E ciascuna delle voci qui elencate garantirebbe pari, se non maggiore, occupazione
Fonte: Sbilanciamoci (http://www.sbilanciamoci.org/2014/02/dossier-caccia-f-35-la-verita-oltre-lopacita/)
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