La "difesa militare" è l'unica voce del
bilancio dello Stato che - nonostante crisi e spending review - non viene
tagliata (per approfondimenti: http://www.vignarca.net/?p=1078).
Ne deduciamo quindi che difenderci è importante, è
scritto anche nella nostra bella costituzione ma la costituzione (vedi articolo 52)
parla di difesa, non di difesa militare.
Proviamo a chiederci: oggi da cosa dobbiamo difenderci e
cosa dobbiamo difendere? Qualcuno potrebbe rispondere che dobbiamo difendere i
nostri confini da un eventuale attacco militare ma probabilmente la maggioranza
delle persone a questa domanda risponderebbe che...
Dobbiamo difendere il territorio dai disastri
ambientali...
Dobbiamo difendere i posti lavoro...
Dobbiamo difendere i diritti, soprattutto dei più deboli
e indifesi...
Stando sulla notizia qualcuno potrebbe dire che dobbiamo
difenderci dai fasciomafiosi e dalla corruzione...
Davanti a tutte queste "nuove minacce" una
possibile risposta viene anche da una proposta di legge di iniziativa popolare
che chiede l'istituzione di un dipartimento di difesa civile che "metta a
sistema" servizio civile, protezione civile, corpi civili di pace e introduca un istituto
di ricerca per la pace.
Dobbiamo "concepire" la possibilità della prevenzione
e gestione/risoluzione dei conflitti - di qualunque tipo, sia in Italia sia
fuori dei confini nazionali - attraverso modalità "civili", che in
alcun modo sono subalterne alle azioni militari sopratutto in termini di
efficacia nel lungo periodo.
È una proposta di legge giusta ma soprattutto utile.
Da oggi è possibile firmare: servono 50.000 firme per
poterla presentare in parlamento ma molte di più per dare un segnale politico
forte, per partecipare attivamente -con gli strumenti di democrazia diretta
previsti - a costruire un possibile mondo migliore.
Grazie a Mao Valpiana, don Nandino Capovilla, Paolo Della
Rocca
Per maggiori informazioni: http://www.difesacivilenonviolenta.org/
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