venerdì 5 dicembre 2014

Un'altra difesa è possibile. Appunti sulla serata del 4.12.14

La "difesa militare" è l'unica voce del bilancio dello Stato che - nonostante crisi e spending review - non viene tagliata (per approfondimenti: http://www.vignarca.net/?p=1078).
Ne deduciamo quindi che difenderci è importante, è scritto anche nella nostra bella costituzione ma la costituzione (vedi articolo 52) parla di difesa, non di difesa militare.
Proviamo a chiederci: oggi da cosa dobbiamo difenderci e cosa dobbiamo difendere? Qualcuno potrebbe rispondere che dobbiamo difendere i nostri confini da un eventuale attacco militare ma probabilmente la maggioranza delle persone a questa domanda risponderebbe che...
Dobbiamo difendere il territorio dai disastri ambientali...
Dobbiamo difendere i posti lavoro...
Dobbiamo difendere i diritti, soprattutto dei più deboli e indifesi...
Stando sulla notizia qualcuno potrebbe dire che dobbiamo difenderci dai fasciomafiosi e dalla corruzione...
Davanti a tutte queste "nuove minacce" una possibile risposta viene anche da una proposta di legge di iniziativa popolare che chiede l'istituzione di un dipartimento di difesa civile che "metta a sistema" servizio civile, protezione civile, corpi civili di pace e introduca un istituto di ricerca per la pace.
Dobbiamo "concepire" la possibilità della prevenzione e gestione/risoluzione dei conflitti - di qualunque tipo, sia in Italia sia fuori dei confini nazionali - attraverso modalità "civili", che in alcun modo sono subalterne alle azioni militari sopratutto in termini di efficacia nel lungo periodo.
È una proposta di legge giusta ma soprattutto utile.
Da oggi è possibile firmare: servono 50.000 firme per poterla presentare in parlamento ma molte di più per dare un segnale politico forte, per partecipare attivamente -con gli strumenti di democrazia diretta previsti - a costruire un possibile mondo migliore.

Grazie a Mao Valpiana, don Nandino Capovilla, Paolo Della Rocca

Per maggiori informazioni: http://www.difesacivilenonviolenta.org/


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