mercoledì 10 dicembre 2014

Pablo Neruda, da "Si desti il taglialegna"

Pace per i tramonti che verranno,
pace per il ponte, pace per il vino,
pace per le parole che m'inseguono
e mi sorgono nel sangue intrecciando
di terra e di amori l'antico canto,
pace per la città nella mattina
allorché il pane si sveglia, pace
per il Mississippi, fiume delle radici:
pace per la camicia del fratello,
pace sul libro come un timbro d'aria,
pace per il grande colcos di Kiev,
pace per le ceneri di questi morti
e di quest'altri, pace per il ferro
nero di Brooklyn, pace per il postino
che va di casa in casa come il giorno,
pace per il coreografo che grida
con un megafono verso i caprifogli,
pace per la mia mano destra,
che soltanto vuol scrivere Rosario:
pace per il boliviano taciturno
come un blocco di stagno, pace
perché tu possa sposarti, pace
per tutte le segherie del Bio- Bio,
pace per il cuore lacerato
della Spagna guerrigliera:
pace per il piccolo Museo del Wyoming
dove la cosa più dolce
è un cuscino con un cuore ricamato,
pace per il fornaio e i suoi amori
e pace per la farina: pace
per tutto il  grano che deve nascere,
per ogni amore che cercherà ombra di foglie,
pace per tutti quelli che vivono: pace per tutte le terre e tutte le acque.
Io a questo punto vi saluto, torno
alla mia casa, dentro i miei sogni,
torno in Patagonia là dove
il vento scuote le stalle
e spruzza gelo l'oceano.
sono soltanto un poeta: vi amo tutti,
vado errante per il mondo che amo:
al mio paese mettono in carcere i minatori
e i poliziotti comandano sui giudici.
Ma io amo perfino le radici
del mio piccolo paese freddo.
Se dovessi mille volte morire
là voglio morire:
se dovessi mille volte nascere
là voglio nascere,
accanto all'albero selvaggio dell'araucaria,
dinnanzi ai venti marini del sud,
presso le campane comprate di recente.
Nessuno pensi a me.
Pensiamo insieme a tutta la terra,
battendo con amore sulla mensa.
Non voglio che il sangue torni
a bagnare il pane, i fagioli,
la musica: voglio che venga con me
il minatore, la fanciulla,
l'avvocato, il marinaio,
il fabbricante di bambole;
entrino con me in un cinema ed escano
a bere con me il vino più rosso.
Io non vengo a risolvere nulla.
Io sono venuto qui per cantare

e per sentirti cantare con me.

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