NOI, IL 99%
Le donne e gli uomini, le famiglie, gli studenti, i migranti,
i bambini. NOI che la crisi non
l’abbiamo creata, che non ce la meritiamo.
NOI che ci chiedono di pagarla lo
stesso, rinunciando ai nostri diritti, a quel che restava delle nostre
pensioni, agli asili per i figli, alle scuole e alle università decenti per le
ragazze e i ragazzi, al loro futuro.
NOI che abbiamo dovuto imparare a
riconoscere i nostri beni comuni, primo tra tutti la democrazia, e poi a
difenderli con l’impegno, le parole, le manifestazioni, i referendum.
NOI che sappiamo che la ricchezza non
manca nel mondo e che la crisi finanziaria non è un evento di matrice divina
cui non si può far altro che sottomettersi, ma ha invece delle responsabilità
umane ben precise.
NOI che sappiamo che il problema è la redistribuzione di questa
ricchezza e che siamo poveri perché le banche e gli speculatori devono essere
salvati mentre NOI,” il diritto al
fallimento”, non ce lo avremo.
NOI che viviamo il presente guardando il
futuro, uniti nella costruzione di un’alternativa comune, con radicalità e
senza compromessi, ma sempre con la voglia di immaginare e di creare, pur
nell’indignazione.
Ci sono tante cose che NOI
possiamo fare, tante battaglie che vale la pena di portare avanti, tante
istanze di giustizia sociale cui vanno date parole e voce e gambe, e che ci
stanno già unendo, nelle nostre differenze, in tutti i paesi del mondo.
NOI, il 99%, abbiamo il diritto di
decidere delle nostre vite. NOI, il
99%, abbiamo già cominciato a farlo.
Saremo nelle piazze di Venezia, in questi mesi, con le nostre campagne e le nostre
iniziative: per il disarmo, per l’ambiente, per i diritti sociali, civili e
politici di tutte e di tutti, di chi non li ha mai avuti, come i migranti, e di
chi li aveva conquistati e se li sta vedendo scippare.
Perché i diritti o sono di tutti o non sono, e si inizia
sempre col toglierli ai più deboli per risalire la catena e costringere
ciascuno al silenzio.
Ci riconoscerete, unitevi a NOI, siamo già dalla stessa parte, NOI, il 99%.
NOI la crisi non la paghiamo, ma le andiamo contro
per costruire l’alternativa.
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